Spese fuori controllo: il Comune porta da uno a tre i membri esterni dell’Organismo di valutazione nominati dal sindaco
LA GIUNTA HA CAMBIATO L’ART. 20 DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULL’ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI. L'ORGANISMO ESTERNO CHE PER LEGGE DEVE MISURARE LE PERFORMANCE DELL'ENTE SARÀ FORMATO DA TRE ESPERTI CON CONSEGUENTE AUMENTO DI SPESA

Costi triplicati (o forse di più) per il Nucleo di valutazione, l’organismo esterno che per legge deve misurare le performance della pubblica amministrazione e valutare il controllo di gestione del Comune. La giunta guidata dal sindaco Crestini, infatti, ha deliberato di portare da uno a tre il numero degli esperti esterni a cui assegnare l’incarico. Fino a dicembre scorso il compito era affidato a un solo professionista, l’avvocato Roberto Mastrofini (nominato dal precedente sindaco), per un compenso annuale di 5.040 euro.
Si passa così da una forma monocratica a una collegiale «affinché possano affrontare anche disgiuntamente tutte le attività cui il nucleo è chiamato ad intervenire». Decisione che avrà ripercussioni anche sui costi generali del Comune con tre compensi da pagare al posto di uno. Certo, la determinazione del compenso degli organismi di valutazione è rimessa alle autonome decisioni delle amministrazioni, nel rispetto del principio di economicità, e quindi a oggi non sappiamo quanto il Comune di Rocca di Papa pagherà ai tre tecnici che a breve nominerà. Se però ipotizziamo che, per ciascuno, il compenso sarà sempre di 5.040 euro all’anno, ecco che il costo complessivo semplicemente si triplicherà.
Crestini, insomma, invece di contenere i costi della macchina amministrativa comunale, o tutt’al più tenerli in linea con quelli degli anni passati, continua ad aumentarli malgrado le condizioni economico-finanziarie delle casse pubbliche consiglino decisioni più accorte da buon padre di famiglia. E considerato che «la durata del nucleo di valutazione è coincidente con il mandato del sindaco», a fine mandato (2021) il costo totale pagato dai contribuenti roccheggiani (sempre che la cifra di ogni esperto non sarà superiore a quella di € 5.040 all’anno) sarà di circa 75.000 euro invece delle 25.000 se si fosse mantenuta una sola figura professionale.

Pochi soldi direte, in fondo 50.000 euro in più in cinque anni che cosa volete che siano per un Comune, ma se a questo aumento ci mettiamo anche i costi per l’ufficio staff del sindaco (circa 20.000 euro l’anno per 5 anni: totale € 100.000); i recenti aumenti delle indennità del sindaco (da € 16.500 a € 36.500 l’anno: cioè € 182.940 in cinque anni); del vicensindaco (da € 9.100 a € 20.100 all’anno: cioè € 100.500 in cinque anni); di tre assessori e del presidente del consiglio comunale (da € 29.600 a € 65.800 all’anno: cioè € 329.280 in cinque anni), ecco che il totale speso per i cinque anni di amministrazione sarà di quasi 800.000 euro a fronte delle 300.000 che si sarebbero spese senza l’ufficio staff del sindaco, senza l’aumento delle indennità dei politici e senza incrementare il numero degli esperti esterni di valutazione. Cioè circa 500.000 euro in più sul groppone della collettività. Numeri che fanno venire il mal di testa.
Ricapitolando: con la delibera n. 13 approvata il 22 marzo 2017, che ha modificato l’art. 20 del Regolamento -approvato dalla giunta Boccia il 22 dicembre 2015- sull’ordinamento degli uffici, il sindaco Crestini ha sostituito l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), composto da un solo esperto, con il Nucleo di Valutazione composto da un collegio di tre esperti.
Altroché riduzioni e risparmi, sembra di essere tornati ai bei tempi in cui l’economia locale e nazionale era fiorente e i costi della macchina amministrativa spesso non conoscevano freni. Ma oggi, in tempo di vacche magre (almeno per i semplici cittadini) il nuovo motto è: chi meno ha più spende. E che il buon Dio ci assista!

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