CENTRO ANZIANI, CRESTINI NOMINA UN EX SEGRETARIO DEL PD, UN ALTRO «UOMO PER TUTTE LE STAGIONI»

Arriva il commissario al centro anziani di Rocca di Papa. Si tratta di Enzo Labasi, già pluri-delegato comunale: alla mensa e ai problemi del quartiere Campi d’Annibale. La decisione del sindaco (LEGGI QUI) è dunque caduta su quello che possiamo definire a tutti gli effetti “l’uomo per tutte le stagioni”.
Già segretario del Partito democratico al tempo di Boccia sindaco (2011), venne scelto per far uscire il partito dalle movimentate acque in cui si trovava. A imporlo fu proprio Boccia, con l’avallo di tutti quelli che all’epoca contavano: dalla Sciamplicotti a Fei, da Querini a Cardinali. La sua attività di segretario nessuno se la ricorda. Il Pd di Labasi durò poco, la sua inconsistenza politica non riuscì a tenere a bada gli scalpitanti Mauro Fei e Silvia Sciamplicotti. Sentite che cosa dichiarò al Mamilio appena eletto: «Abbiamo la convinzione che il Pd sia l’unica forza del paese in grado di rappresentare il perno centrale di un’alleanza più vasta possibile […] Si pensa ora a un nuovo percorso democratico aprendo a nuovi volti, ai giovani». Tutti sanno come è andata a finire: il rinnovamento nessuno l’ha visto.
Ma Labasi è noto ai Campi d’Annibale soprattutto per essere stato l’uomo ombra di Gianfranco Silvestrini, l’ultimo (e unico) presidente del Comitato di quartiere dei Campi d’Annibale. Un passo faceva Silvestrini, uno ne faceva Labasi. Mai uno in più o uno in meno. Nelle assemblee importanti (sulla questione antenne e sui problemi del quartiere) Labasi si è sempre distinto per una caratteristica: il silenzio. Mai un intervento, mai un cenno con il viso a confermare o smentire qualcuno. Mai. Solo silenzio. Su ogni cosa.
Approdato nell’entourage dell’attuale sindaco grazie proprio a Gianfranco Silvestrini, quando quest’ultimo ha iniziato a muovere qualche critica sull’operato di Crestini, a cominciare dall’immobilismo sulla rimozione delle antenne Mediaset, Labasi è rimasto fedele al suo nuovo leader, ottenendone subito qualche premio: un paio di deleghe. Come contrastare le critiche rivolte all’amministrazione dall’ex presidente dei Campi Silvestrini? Semplice: affidando a Enzo Labasi la delega ai problemi del quartiere. Crestini purtroppo non ha tenuto conto che se chiedi a uno dei Campi: avete visto Labasi? La risposta è univoca: Laba chi?
Silvestrini era dirompente, popolare, lagnoso (in senso buono) sui problemi del quartiere. Era capace di piazzarsi dentro il Comune per un lampione spento o per una buca stradale fino a quando il problema non veniva risolto. Labasi, essendo la sua ombra, lo seguiva ma evidentemente tanti anni di esperienza non gli sono serviti a molto. Ai Campi nessuno lo conosce.
Sarà per questo che Crestini, dovendo pensare a un commissario per il centro anziani, ha fatto cadere la sua scelta proprio su di lui: l’uomo che nessuno vede ma che, sulla carta, c’è. L’uomo che si limita a eseguire gli ordini senza spiccicare parola. Ma la domanda che rivolgiamo a Crestini è una sola: se al centro anziani il rischio da lei paventato era l’infiltrazione della politica, come mai la scelta è caduta proprio su un ex segretario del Pd? Non era il caso di scegliere una persona lontana dalla politica e, soprattutto, lontana da quello che lei definiva «sistema Boccia»?
Fatto sta che ora Labasi, oltre a mensa e quartiere Campi, dovrà occuparsi anche del centro anziani. Con tutte queste cose da fare non avrà neanche il tempo di prendersi un caffè!

Dalla parte dei lettori
